Dopo aver portato in giro per la penisola italica il progetto “Mircanti”, Mimì Sterrantino e Davide Campisi si ritrovano in studio per dar vita ad un nuovo progetto dal titolo “Dù“. Nuove sonorità caratterizzano il lavoro. Ai tamburi a cornice e percussioni di Davide e alla chitarra elettrica di Mimì si aggiunge una componente elettronica sviluppata insieme al musicista e tecnico del suono Ottavio Leo.
Questa esigenza di nuove ricerche sonore, nasce dalla necessità artistica, dei due cantautori, di mescolare la propria multietnica identità folk siciliana con altre espressioni sonore.
Mimì Sterrantino banjo, chitarra elettrica, chitarra acustica, armonica a bocca, voce.
Davide Campisi tamburi a cornice, percussioni elettroniche, voce
Ottavio Leo basso, Synth, voci
Francesco Frudà chitarra acustica, chitarra elettrica
Davide Campisi all’età di 16 anni intraprende lo studio della batteria e da 15 anni studia stili e tecniche degli strumenti ritmici della tradizione musicale popolare del Sud Italia: i tamburi a cornice. Fin dai primi approcci con lo strumento ha collaborato con diversi musicisti di fama nazionale. Oggi prosegue la ricerca sui ritmi ancestrali del cuore isolano sperimentando sui suoi tamburi forme sonore e tecniche espressive nuove e contemporanee che hanno trovato spazio negli spettacoli del gruppo ennese di musica etnica I Petri Ca Addumunu (di cui è stato membro fondatore) e nel proprio percorso personale da solista nonché nelle formazioni di diversi progetti musicali in cui è inserito come percussionista. Infatti, negli ultimi quattro anni ha collaborato con vari artisti partecipando a diversi progetti musicali e alla realizzazione di prodotti discografici e audiovisivi come percussionista e autore ed esecutore di colonne sonore. Nel 2015 porta nei teatri e nelle piazze il nuovo progetto musicale da solista dal titolo BADR (luna piena) e con questo lavoro arriva tra i primi 8 finalisti su 1.500 partecipanti al contest del concertone del Primo Maggio a Roma. Nel 2017 è finalista al Premio Andrea Parodi e sempre nel 2017 esce l’album “Democratica”. Nel 2018 vince il premio come percussionista solista PYR INNOVATION LAB al festival 1000 Beats promosso dall’European drum & percussion academy. Nel 2021 pubblica il disco solista “Joca”.
Domenico Sterrantino, detto Mimì, nasce nel gennaio del 1984 sulla sponda di un ghiacciato fiume della Svezia del nord, ma solo dopo pochi mesi si trasferisce sulla calda costa della Sicilia orientale a Castelmola, ridente paesino arroccato sopra Taormina. Dal padre, cantautore folk, assorbe la passione per la musica e per la chitarra: dalla madre, svedese, prende quel tocco cosmopolita che gli permette di affiancare alla passione per la musica dei cantautori folk siciliani, l’amore per la musica internazionale. Passa ore ed ore ad ascoltare di tutto: dal rock al balcanico, dai canti popolari al blues, dalla world music ai cantautori italiani e americani. A diciannove anni inizia a comporre brani suoi, rielaborando le influenze musicali in maniera originalissima, dando vigore alle sue composizioni con la sua voce calda e profonda. I suoi brani vibrano dello spirito contestatario della migliore tradizione cantautoriale italiana, della poesia dei grandi, della magia creativa di una mente pura schierata contro gli obbrobri della società contemporanea e di mondi e avventure fantastiche.